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Putin: sarà la questione della Siria a decidere l’equilibrio politico internazionale del futuro.

Il presidente della Federazione russa Vladimir Putin ha affermato che a suo avviso sarà la questione della Siria a determinare il nuovo volto della politica internazionale.

Le dichiarazioni di Putin, sono sicuramente un enfasi sull’importanza della questione della Siria, che come è facile capire, e’ divenuta teatro delle ambizioni di potere di certe potenze e di certi paesi della regione mediorientale. Tra i paesi della regione che hanno assunto un ruolo di punta ai danni della Siria vi è la Turchia; ma quali sono gli obbiettivi di Ankara?

Turchia portabandiera della politica anti-Assad
Il quotidiano cinese “People” (Popolo/ndr) organo del partito comunista, ha definito la Turchia portabandiera dell’attacco alla Siria. Istanbul, riferisce il quotidiano, è il quartier generale dei ribelli siriani e la sede delle conferenze in sostegno all’opposizione siriana. Il quotidiano cinese conferma che il confine fra Turchia e Siria si è trasformato in un luogo di contrabbando di armi e ciò sempre per volere di Ankara. Di questo fenomeno aveva parlato in precedenza anche il quotidiano inglese The Guardian che riferiva pure della presenza di una base militare dei ribelli siriani in suolo turco e vicino al confine con la Siria.
La Turchia, agli inizi della crisi aveva assunto un ruolo di mediazione, ma dopo l’intensificarsi della critica occidentale contro la Siria, anche la Turchia ha cambiato all’improvviso politica assumendo posizioni intransigenti verso il governo siriano e chiedendo le dimissioni di Assad.

Siria, questione determinante per il futuro del mondo
Il quotidiano qatariota As-Sharq ricorda che nel 1998, l’esercito turco e poi anche l’allora presidente Suleiman Demirel minacciarono la Siria di una guerra a tutto campo. Il quotidiano spiega che l’abbattimento di un caccia turco da parte della Siria, ha intensificato le tensioni tra i due vicini ma ha anche riferito che il presidente turco in persona Abdullah Gul, ha ammesso che il caccia è stato abbattuto in pieno spazio siriano.
Secondo la stessa fonte, Putin ha affermato che il destino della Siria, deciderà se il mondo del domani sarà unipolare o equilibrato con la presenza di diverse forze.
Questa dichiarazione significa semplicemente che se la Turchia volesse rispondere alla Siria, anche se poi la Siria ha solo praticato legittima difesa, dovrebbe vedersela con la Russia. Insomma, un gioco in cui la Turchia non vuole entrare.

Il motivo della fallita dimostrazione di muscoli aerea della Turchia
In questi giorni nessuno si è chiesto “ma approposito perchè un caccia della Turchia scorrazzava nei cieli siriani?”. È una domanda importante da chiedersi, prima ancora di passare alle conseguenze. Secondo gli esperti, la Turchia, forse per incarico del gruppo di paesi anti-Assad, aveva il compito di testare la capacità dell’anti-aerea della Siria. È chiarissimo che la preparazione dei siriani è stata molto al di sopra delle aspettative turche, altrimenti Ankara non avrebbe mai corso il rischio di farsi abbattere un aereo e farsi uccidere un pilota. La Siria, insomma, avrà forse un’aviazione inferiore a quella turca, ma ha mandato un messaggio chiaro: il fatto di avere una discreta capacità di difendersi. L’arma nascosta di Damasco sono soprattutto i missili terra-aria, quelli che potrebbero creare grossi problemi a qualsiasi forza aerea di aggressione.

Fonte originale: http://italian.irib.ir//analisi/commenti/item/109739-putin-sar%C3%A0-la-questione-della-siria-a-decidere-l-equilibrio-politico-internazionale-del-futuro

Ripubblicato da: http://www.associazionelatorre.com/2012/07/putin-la-siria-al-centro-del-futuro-equilibrio-mondiale/

Su SyrianFreePress.net Network TG24Siria

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