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Al Jaafari: “UNSC statement admits existence of foreign fighters in Syria”

The UN Security Council latest statement which supported the initiative of UN envoy, Lakhdar Brahimi, to halt violence during Eid al-Adha admits the existence of foreign mercenaries wielding influence on the terrorist armed groups in Syria, said Syria’s Permanent

Al-Jaafari stressed the Security Council statement’s acknowledgment of those foreign actors by addressing a call on them to practice influence on the terrorist groups.

“This part of the Security Council press statement, mentioned for the first time, proves Syria’s view repeated since the beginning of the crisis on the existence of Arab, regional and international parties influencing the armed groups negatively or positively,” said al-Jaafari.

“Therefore, those parties need to be addressed,” he added.

Al-Jaafari highlighted the French delegation’s opposing to a reference to the opposition’s armed groups in the draft Russian statement presented to the UNSC, which in the first place included call on the Syrian government and all opposition groups to respond to Brahimi’s initiative for a sustainable halt of violence and launch of a political process.

The French delegation requested that the reference be dropped with keeping the phrase of the Syrian government, which was opposed by some of the UNSC members, added al-Jaafari.

Therefore, he noted, the UNSC statement came up with a compromise through including a call upon “all regional and international actors to use their influence on the parties concerned to facilitate the implementation of the ceasefire and cessation of violence.”

Syria’s Permanent Representative to the UN said despite the fact that the countries with hostile policies against Syria have not changed their political stances, “we have started since two months to sense an acknowledgement by them that their calculations on the situation in Syria haven been inaccurate.”

He added that the language used by those countries has started to imply acknowledgment and recognition of the existence of armed groups of foreign  mercenaries and of terrorist groups such as al-Qaeda and Jabhet al-Nusra, and others.

This was evident in the statements of the Security Council and the Secretary General condemning the terrorist attacks taking place in some of the Syrian cites and the Secretary General’s updates which shed light on armed terrorism in Syria, al-Jaafari noted.

After the failure of bets for evoking foreign military intervention and attempts at foreign intervention from the humanitarian door, said the Syrian Ambassador, “today there’s another bet for foreign intervention via the judicial door through the International Court of Justice and the imposition of unilateral sanctions.”

“This bet will definitely fail with the absence of unanimity on it at the Security Council and in light of the condition that the country concerned should be a member of the Court,” stressed al-Jaafari.

“This is why we see that the Security Council and the UN Secretary General discuss how to manage to find a political solution to the problem,” he added.

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ITA

Al Jaafari: “Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ammette l’esistenza di mercenari stranieri in Siria”

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che nella sua ultima dichiarazione ha sostenuto l’iniziativa dell’inviato delle Nazioni Unite, Lakhdar Brahimi, per porre fine alle violenze durante l’Eid al-Adha, ammette l’esistenza di mercenari stranieri  che dirigono i gruppi terroristi armati in Siria.

Al-Jaafari ha sottolineato e confermato la dichiarazione del Consiglio di sicurezza, invitando i soggetti stranieri coinvolti a fare pressione  sui gruppi terroristici.

“Questa parte della dichiarazione stampa del Consiglio di sicurezza, menzionata per la prima volta, dimostra ciò che la Siria va ripetendo sin dall’inizio della crisi, riguardo all’esistenza di arabi, potenze regionali e internazionali che, che influenzano i gruppi armati negativamente o positivamente”, ha detto al-Jaafari.

“Pertanto, tali soggetti devono essere affrontati”, ha aggiunto.

Al-Jaafari ha evidenziato come la delegazione francese si sia opposta a far riferimento ai gruppi armati dell’opposizione, come contenuto nella bozza della dichiarazione russa presentata al Consiglio di sicurezza, che in primo luogo include un appello al governo siriano e a tutti i gruppi dell’opposizione per rispondere all’iniziativa Brahimi per giungere ad una battuta d’arresto delle violenze e per l’avvio di un processo politico.

La delegazione francese avrebbe chiesto che il riferimento fosse eliminato, mantenendo solo la frase con il riferimento al governo siriano, cosa alla quale si sarebbero opposti alcuni membri del Consiglio di sicurezza dell’ONU, ha aggiunto al-Jaafari.

Pertanto, ha osservato al-Jaafari, la dichiarazione del Consiglio di Sicurezza si avvicinerebbe ad un compromesso, con l’inclusione di un appello a “tutte le parti attive in questa crisi, regionali e internazionali, al fine di usare la loro influenza sui gruppi interessati per facilitare l’attuazione del cessate il fuoco e la cessazione delle violenze”.

Il rappresentante permanente della Siria alle Nazioni Unite ha affermato che nonostante il fatto che i paesi con politiche ostili nei confronti della Siria non abbiano cambiato le loro posizioni, “sono ormai due mesi che registriamo il riconoscimento da parte di queste nazioni che i loro calcoli sulla situazione in Siria sono stati imprecisi. “

Al Jaafari ha aggiunto che il linguaggio usato da questi paesi ha iniziato a implicare il riconoscimento dell’esistenza di gruppi armati di mercenari stranieri e di gruppi terroristici come al-Qaeda e al-Jabhet Nusra, e altri.

Tutto ciò è risultato evidente sia nelle dichiarazioni del Consiglio di Sicurezza, che in quelle del Segretario Generale, con la condanna degli attentati terroristici che sono avvenuti in alcune città della Siria, come riportato negli aggiornamenti del Segretario Generale, il quale ha fatto luce sul terrorismo armato in Siria, ha osservato al-Jaafari.

Dopo il fallimento delle scommesse per evocare l’intervento militare straniero ed i tentativi di intervento straniero con la scusa delle “azioni umanitarie”, ha detto l’ambasciatore siriano, “oggi c’è un’altra scommessa per provocare un intervento straniero, attraverso l’invenzione di accuse giudiziarie e tramite il ricorso alla Corte internazionale di giustizia con l’imposizione di sanzioni unilaterali”.

“Questa gioco non riuscirà, in assenza dell’unanimità da parte del Consiglio di Sicurezza,  e alla luce della condizione che il paese in questione deve essere tra i membri della Corte”, ha sottolineato al-Jaafari.

“Questo è il motivo per cui vediamo che il Consiglio di Sicurezza ed il Segretario Generale delle NU discutono di come riuscire a trovare una soluzione politica al problema”, ha aggiunto.

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Buscados – Wanted

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Arab Agencies – 27/10/2012

SyrianFreePress.net Network translated and reloaded at

https://syrianfreepress.wordpress.com/2012/10/27/9828/

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