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The Obama administration is making it clear that airstrikes targeting ISIS would extend into Syria.

One year ago the Obama administration was doing their very best to build up public support for U.S. military intervention in Syria. Even though that attempt failed, no one who has been following this crisis closely believed for a moment that this was the end. They would regroup and try again from another angle.

The angle they chose was surprising. Iraq has been off the media radar for so long that almost no one was factoring it in as an important geopolitical variable. ISIS (or ISIL) changed that.

In our video “The Fall of Iraq What You’re Not Being Told” we covered the history of U.S. tinkering in Iraq dating back to 1963, and showed how the U.S. government’s push to topple Assad by funding and arming extremists in Syria enabled ISIS to gain a foothold in the region. At the end of that video we pointed to how this latest crisis in Iraq was likely to be used as a pretext for U.S. strikes in Syria.

WATCH THIS GREAT VIDEO

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The Obama administration confirmed this when questioned yesterday on whether the U.S. military intervention in Iraq would be extended to Syria.

Their response: “We don’t restrict potential U.S. action to a specific geographic space”.

“The president’s made clear time and again that we will take action as necessary, including direct U.S. military action, if it’s necessary to defend the United States against an imminent threat,” the official said.

“Clearly we’re focused on Iraq. That’s where our ISR [intelligence, surveillance and reconnaissance] resources have surged. That’s where we’re working to develop additional intelligence,” the official added.

“But the group [ISIS], again, operates broadly and we would not restrict our ability to take action that is necessary to protect the United States.”

Oh, and this time Obama is not going to ask for permission from Congress.

No one is talking about how the Syrian government (and the Washington’s desire to topple it) fits into this, but once the U.S. is carrying out airstrikes in Syrian territory, it would be trivial to expand the scope of the mission to include Syrian military targets. That way there would be no need for debate on the topic. The public would just find out we were at war after the fact (and probably via youtube). It’s a backdoor approach.

Another variable that has changed in the equation since last year is Russia’s involvement. Due to the crisis in Ukraine, Russia has been placed on the defensive diplomatically, and as of yet it seems to be too tied up with disputes with Kiev to take an active role in the deliberations over ISIS. In the first round of the Syrian crisis both China and Russia warned the U.S. several times against military intervention, and Russia threatened that it could lead to a nuclear conflict.

At this point, it’s not clear whether Russia and China see where Washington is planning to take this, or if they will back up their previous threats when the time comes. It is also yet to be seen whether the relentless anti-Russia propaganda campaign that western media outlets have been pushing since the Ukraine crisis will affect Putin’s ability to influence the outcome diplomatically. The annexation of Crimea will definitely be used to discredit Putin if he attempts to block airstrikes in Syria.

However, perhaps the most important variable here is whether the public will react in a timely manner.

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Suggested by “The Old Sniper” from
http://scgnews.com/syria-in-the-crosshairs-obama-confirms-airstrikes-will-not-be-limited-to-iraq

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ITALIANO

UNA VERSIONE TRADOTTA IN ITALIANO, RIVEDUTA, CORRETTA E RE-INTERPRETATA DA TG24SIRIA

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GLI USA PRONTI A USARE LA SCUSA IRACHENA PER INTRODURSI IN SIRIA?

AMERICA, STAY SAFE, STAY HOME.

Quando in USA & UK si gioca a Bingo e Lotto, in Russia e Cina giocano a Scacchi e Backgamon.

Il regime USA e l’amministrazione Obama, nonostante la campagna mediatica che in Italia vorrebbe farci credere che gli USA non hanno intenzione di partecipare direttamente ai combattimenti in Iraq, sta invece rendendo chiaro che raid aerei mirati contro l’ISIS (ISIL) si estenderebbero anche in Siria.

Un anno fa, l’amministrazione Obama stava facendo del suo meglio per costruire il sostegno pubblico per l’intervento militare degli Stati Uniti in Siria.

Anche se questo tentativo è fallito, nessuno di coloro che hanno seguito da vicino questa crisi ha creduto per un momento che questa sarebbe stata la fine della cospirazione USraeliana.

Sapevamo che si sarebbero solo riorganizzati e avrebbero tentato un attacco sfruttando un’altra angolazione.

L’angolo che gli USA hanno scelto è stato sorprendente. L’Iraq è stato occultato dal radar dei media per così tanto tempo che quasi nessuno l’avrebbe considerato come un.importante variabile geopolitica.

Ma i mercenari dell’ISIS (o ISIL) hanno fatto cambiare idea a molti.

La storia degli Stati Uniti nell’armeggiare in Iraq risale al 1963, continuando nel cercare di rovesciare il governo di al-Assad finanziando e armando mercenari estremisti wahhabiti e salafiti affinché potessero prendere piede nella regione. Alla fine, sfruttando l’azione coordinata dell’ISIL-ISIS, viene utilizzata questa ultima opzione in Iraq, come pretesto per attacchi statunitensi in Siria.

L’amministrazione Obama ha confermato questa opzione, quando interpellata in conferenza stampa (il 19 giugno 2014) ha dichiarato che l’intervento militare americano in Iraq sarebbe potuto essere esteso anche alla Siria.

La loro risposta testuale in conferenza stampa:
“Non possiamo limitare potenzialmene l’azione degli Stati Uniti in uno spazio geografico specifico”.

“Il presidente ha espresso chiaramente e nuovamente il fatto che noi agiremo, se necessario, per difendere gli Stati Uniti contro una minaccia imminente, senza escludere un’azione militare diretta”, ha detto il funzionario di stato.

“Chiaramente siamo concentrati sull’Iraq. É lí dove i nostri mezzi e risorse [intelligence, sorveglianza e ricognizione, ISR] hanno registrato un’impennata. É lí dove stiamo lavorando per sviluppare un’azione di intelligence supplementare”, ha aggiunto il funzionario.

“Ma questo gruppo [ISIS-ISIL], opera in senso ampio e non potremmo limitare la nostra necessaria capacità di agire se chiamati a proteggere gli Stati Uniti.”

E questa volta Obama non ha intenzione di chiedere il permesso al Congresso.

Nessuno ha parlato di come il governo siriano (e Washington ha da tempo dichiarato chiaramente l’intenzione di rovescialo) si inserisca in questo contesto, ma una volta che gli Stati Uniti saranno impegnati a condurre attacchi aerei in territorio siriano, sarebbe superficiale non pensare che non venga ampliata la portata della missione, includendo obiettivi militari siriani . In questo modo non ci sarebbe alcun bisogno di dibattito sul tema. Il pubblico scoprirebbe solo successivamente che siamo di fatto in guerra in territorio siriano, ad azioni militari avvenute (e probabilmente attraverso youtube). Sarebbe una classica invasione…attraverso una porta di servizio.

Un’altra variabile, che ha modificato gli equilibri dello scorso anno, è il coinvolgimento della Russia. A causa della crisi in Ucraina, la Russia è stata messa diplomaticamente sulla difensiva, e sembrerebbe essere ancora troppo impegnata nelle controversie con Kiev per assumere un ruolo attivo nelle decisioni operative contro l’ISIS-ISIL.

Nella prima fase della crisi siriana sia la Cina che la Russia hanno avvertito e sconsigliato diverse volte gli Stati Uniti dall’intraprendere un’intervento militare in Siria, e particolarmente la Russia aveva anche messo sull’avviso, avvertendo che se mal gestita la cosa avrebbe potuto condurre ad un confronto nucleare.

A questo punto a molti non è chiaro se la Russia e la Cina siano pienamente consapevoli delle intenzioni di Washington e dove esse possano condurre, o se invece stanno solo attendendo il momento opportuno per rinnovare le loro precedenti minacce.
Secondo noi (SyrianFreePress.net-TG24Siria) Russia e Cina sono invece perfettamente consapevoli, ma hanno a loro volta le loro adeguate mosse giá pronte.

Quando in USA e UK si gioca a Bingo e Lotto, in Russia e Cina giocano a Scacchi e Backgamon.

Inoltre è ancora da vedere se l’implacabile campagna di propaganda anti-Russia, che i media occidentali stanno spingendo ossessivamente sin dall’inizio della crisi Ucraina, possa incidere sulla capacità di Putin di influenzare il risultato diplomaticamente. L’annessione della Crimea sarà sicuramente utilizzata per screditare Putin se tenta di bloccare gli attacchi aerei in Siria.

Tuttavia, ad azione diretta seguirá azione diretta, e Putin non stará a guardare, dopo oltre 3 anni di guerra di trincea, che l’alleato siriano venga impunemente aggredito con una scusa cosí perfida e volgare, e certamente, da buon stratega quale egli é, ha giá approntato le necessarie contromisure.

In ultima analisi, non dimentichiamoci mai che le forze armate siriane sono comunque giá state dotate dalla Russia di sistemi missilistici antiaerei di ultima generazione, che verranno attivati solo quando assolutamente necessario e al momento giusto, che sono determinate a combattere, come un sol’uomo, per difendere la madrepatria Siria-popolo-presidente-tradizioni, e soprattutto teniamo a mente che in questi anni tutti i corpi delle forze armate siriane si sono maggiormente forgiati e rafforzati, nel sangue, nelle sofferenze e nelle vittorie, combattendo contro migliaia e migliaia di mercenari tagliagole della peggior specie provenienti da mezzo mondo, e contro i loro comandanti occidentali, americani, francesi, inglesi, turchi e del Golfo.

Non saranno i giocatori di Bingo d’oltre oceano a piegare la volontá del popolo siriano, il quale ha recentemente confermato, plebiscitariamente, la propria adesione al suo presidente ed esercito. E l’Esercito Arabo Siriano é un esercito di popolo.

America, pensa ai tuoi problemi, pensa ai tuoi figli, pensa ai tuoi guai, compreso il ritorno di fiamma rappresentato dalle bande di squilibrati terroristi che hai finanziato e armato, e che presto ti incalzeranno nelle tue strade, insieme ai patrioti americani incazzati, che non ne possono piú di morire per un pugno di psicopatici miliardari, né per i folli progetti kosher di qualcuno che americano proprio non é.

America, stay safe, stay home.

SFP-FFP – 21/6/2014 – http://wp.me/p1P9ia-8ZR

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SOURCES:
SCGNEWS – 20/06/2014
Su TG24Siria

SFP – 21/06/2014

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