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Dichiarazione ufficiale del Ministero dell’Informazione della Repubblica Araba Siriana sulla riunione di Ginevra del 30 giugno 2012
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Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha seguito gli sviluppi della riunione di Ginevra, svoltasi in data 30/06/2012, ed ha studiato in modo approfondito il comunicato finale e le dichiarazioni rilasciate da alcuni partecipanti, giungendo alle seguenti conclusioni:
- 1) La Siria apprezza considerevolmente la posizione della Russia e della Cina, emersa durante la riunione, che si distingue per i principi e per la sintonia con gli obiettivi e i principi della Carta delle Nazioni Unite e con le norme del Diritto Internazionale, il che ha comportato l’adozione della necessaria soluzione politica in Siria e l’appoggio della missione e del piano dell’Inviato Speciale Internazionale; a questo proposito esprime la propria soddisfazione per quanto emerso dalla conferenza stampa del Ministro degli Affari Esteri russo, sig. Sergej Lavrov, al termine della riunione.
- 2) La Siria apprezza la posizione dell’Inviato Speciale Internazionale, Sig.Kofi Annan, che è emersa nella sua conferenza stampa al termine della riunione, e la sua premura affinché tutte le parti collaborino con la sua missione e si impegnino a rispettare il suo piano di sei punti, in particolar modo la cessazione della violenza di qualsiasi parte e il disarmo dei gruppi armati, come premessa all’avvio del processo politico.
- 3) La Siria non dà alcun peso alle dichiarazioni rilasciate da alcuni partecipanti, deliberata falsificazione degli esiti della riunione di Ginevra, e tentativo di alimentare la violenza e di minare la missione dell’Inviato Internazionale. Queste dichiarazioni rispecchiano le posizioni di queste nazioni, che rappresentano una parte della crisi e non aiutano a risolverla mediante il dialogo nazionale.
- 4) La Siria accoglie positivamente il comunicato finale emesso dalla riunione, soprattutto i punti essenziali che parlano del rispetto della sovranità, dell’indipendenza, dell’incolumità e dell’integrità dei territori della Repubblica Araba Siriana, la cessazione della violenza e delle violazioni dei diritti dell’uomo, il disarmo dei gruppi armati, la non militarizzazione della situazione in Siria, la difesa dei civili, e l’avvio di un processo politico guidato dai Siriani, a cui partecipino tutti coloro che in Siria s’impegnano a rispondere alle aspirazioni legittime del popolo siriano. Questo processo politico deve procedere dal dialogo nazionale, a cui devono partecipare tutti i gruppi e le componenti della società siriana, affinché la decisione sia siriana, oltre al proseguimento del lavoro delle istituzioni governative e dei dirigenti qualificati e al mantenimento degli impieghi pubblici, per fondare una nazione democratica multipartitica in cui ci sia una giusta ed equa concorrenza nelle elezioni, e a tutti siano garantite le medesime opportunità, senza distinzione alcuna, e questo in realtà è ciò che prescrive la nuova Costituzione della Repubblica Araba Siriana. Abbiamo rilevato la presenza di punti ambigui nel comunicato finale, che necessitano di chiarimenti, ma nonostante ciò, poiché i partecipanti hanno stabilito che soltanto il popolo siriano deve decidere il suo futuro, senza alcuna ingerenza esterna, tutte le questioni possono essere discusse attorno al tavolo del dialogo nazionale.
- 5) La Siria rinnova il suo impegno nel piano di sei punti dell’Inviato Speciale Internazionale, e si impegna a continuare a collaborare con lui e con la missione degli Osservatori ONU in Siria, in base alle pertinenti decisioni del Consiglio di Sicurezza, all’intesa preliminare stipulata tra la Siria e le Nazioni Unite in data 19/04/2012, e alle reciproche note integrative.
- 6) La Siria ha annunciato più volte la sua disponibilità ad avviare un processo di dialogo nazionale in cui partecipino tutte le parti per giungere all’accordo sul programma della fine della crisi e per tracciare la strada del futuro della Siria, assumendo che soltanto il popolo siriano deve decidere della costruzione del suo futuro.
- 7) Auspichiamo che le nazioni che hanno partecipato alla riunione di Ginevra si impegnino e operino con onestà per una soluzione politica alla crisi in Siria, basata sulla cessazione della violenza, dei finanziamenti, dell’armamento e della protezione dei gruppi armati, e sull’appoggio del piano dell’Inviato Internazionale Speciale, incoraggiando alcune parti dell’opposizione siriana su cui hanno influenza a rinunciare alle loro illusioni e aderire al dialogo nazionale per realizzare la sicurezza e la stabilità in Siria.
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