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● Il Corriere della Sera del 26 aprile 2012 a pagina 16 scrive che la Francia minaccia l’intervento armato in Siria entro maggio. “L’anno scorso la Francia era stata paladina del bliz Nato contro la Libia. Ora replica in Siria. Lo ha sostenuto il Ministro degli Esteri Alain Juppé agli oppositori siriani il 25 aprile in Quai d’Orsay. Le sue dichiarazioni riecheggiano quelle del Segretario di Stato Usa, Hillary Clinton. Ma l’ostacolo maggiore resta l’opposizione di Russia e Cina”.
● Sappiamo che l’aggressione alla Siria rappresenterebbe il primo passo verso la guerra all’Iran, cosa che scatenerebbe la reazione della Russia e Cina. Purtroppo sembra proprio che anche gli Usa si siano adeguati alla dottrina di Netanyahu sull’attacco preventivo all’Iran. Infatti gli Stati Uniti, secondo fonti autorevoli, avrebbero schierato a 1300 km da Teheran una nuova arma che lascia presagire il peggio.
● La rivista Aviation Week riferisce che numerosi caccia invisibili F-22 Raptor fabbricati in Usa – che non sono mai stati provati in combattimento – si trovano negli hangars della base aerea di Al Dhafra, negli Emirati Arabi Uniti, a 200 miglia dalle coste sud dell’Iran e a 1300 Km da Teheran.
● Il Tenente Colonnello John Dorrian – portavoce dell’Air Force – non ha confermato l’esatto dislocamento degli F-22, ma ha dichiarato all’ABC News che sono stati dislocati in una base del sud ovest dell’Asia, una regione che comprende gli Emirati Arabi Uniti.
● Dorrian ha anche fatto presente che gli F-22 stavano semplicemente prendendo parte ad un dislocamento programmato e che “non costituiscono una minaccia all’Iran”.
● Benché il caccia F-22 sia ufficialmente operativo dal dicembre 2005, non è mai stato visto in combattimento. L’aereo non è stato usato né in Iraq, né in Afghanistan, né nella no-fly zone della Libia.
● L’Air Force ha detto che fin’ora semplicemente non è stato necessario usare un aereo così sofisticato. Al contrario però, Jeff Babione – vice presidente della ditta produttrice degli F-22 Lockheed Martin’s – aveva dichiarato all’ ABC lo scorso anno che l’aereo era assolutamente perfetto per ingaggiare gli avversari più sofisticati e poteva essere utilizzato per missioni destinate a colpire obbiettivi molto all’interno del territorio nemico, in zone di combattimento ben difese, in posti quali la Corea del Nord o l’Iran.
● Tuttavia il nuovo dislocamento si verifica nel bel mezzo della incessante battaglia contro un raro ma persistente problema che affligge l’F-22 con l’ossigeno.
● Infatti sin dal 2008, due dozzine di piloti hanno riferito di aver avuto problemi sperimentando “sintomi tipo ipossia” (mancanza di ossigeno), in volo. Il problema si è dimostrato così serio, che l’Air Force l’anno scorso ha tenuto a terra gli aerei per 5 mesi, nella speranza di risolvere il problema. Senza riuscirci.
● L’assistenza non è nemmeno riuscita a capire quale malfunzionamento nel 2010 abbia bloccato l’ ossigeno al capitano Jeff Haney, mentre pilotava un F-22, appena prima che precipitasse tragicamente durante una missione di addestramento in Alaska.
● Nonostante questi fatti, l’Air Force sostiene che – qualora fosse richiesto – l’F-22 è ora pronto per combattere.
● Il Generale Maggiore dell’Air Force Noel Jones durante una speciale riunione, tenutasi a marzo al Pentagono, ha dichiarato: «Se alla nostra nazione fosse necessario penetrare in uno spazio aereo ostile e contrastare – senza danni alle forze terrestri – forze aeree che cerchino di impedirci di manovrare, saranno gli F-22 a farsi carico di una tale missione. L’F-22 è in grado di farlo ora e di farlo senza esitazione”.
● La base aerea di Al Dafra dista circa 1300 chilometri dalla capitale dell’Iran, Teheran, che è quindi ben all’interno del raggio di azione dell’ F-22 [1].
d. CURZIO NITOGLIA – 14 maggio 2012
[1] Cfr. ABC News, 30 Aprile 2012.
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