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Australian Fighters killed in Syria

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Australia admits Australian mercenaries in Syria

Australia has recognized the existence of more than 100 Australian soldiers alongside the armed terrorist groups in Syria.

The Associated Press quoted the Australian Foreign Ministry spokesman, Bob Carr, who said today that “the government was informed of the presence of more than one hundred mercenaries Australians involved in the fighting in Syria since 2011, but without any proof of their participation until now”.

The spokesman warned Australians participating in armed operations in Syria for their possible prosecution and imprisonment up to 20 years, recalling the Article 1978 of the Penal Code in Australia which states that “it is forbidden to participate with organizations abroad for engaging in acts of war, “stressing that any Australian citizen involved in recruiting militants faces a sentence of seven years imprisonment.

Foreign officials and various media have acknowledged the existence of thousands of foreigners Salafis takfiris come from all sides in Syria to fight alongside the armed terrorist groups, and that most of them came furtively across the Turkish border.

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Australia ammette: mercenari australiani in Siria

L’Australia ha riconosciuto l’esistenza di più di 100 combattenti australiani a fianco dei gruppi armati terroristici in Siria.

L’Associated Press ha citato il portavoce del ministero degli Esteri australiano, Bob Carr, il quale oggi ha dichiarato che “il governo è stato informato della presenza di più di un centinaio di mercenari australiani coinvolti nei combattimenti in Siria dal 2011, ma senza alcuna prova della loro partecipazione fino al momento”.

Il portavoce ha avvertito gli australiani che partecipano ad operazioni armate in Siria della loro possibile incriminazione e reclusione fino a 20 anni di pena, ricordando l’articolo 1978 del codice penale australiano in cui si afferma che “è vietato partecipare con organizzazioni  all’estero per impegnarsi in atti di guerra”, sottolineando che qualsiasi cittadino australiano impegnato nel reclutare miliziani rischia una condanna di sette anni di imprigionamento.

Funzionari stranieri e diversi media hanno riconosciuto l’esistenza di migliaia di stranieri  salafiti takfiri venuti in Siria da tutte le parti per combattere a fianco dei gruppi armati terroristici, e che la maggior parte di essi sono stati fatti entrare furtivamente attraverso il confine turco.

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https://syrianfreepress.wordpress.com/2013/01/05/13196/

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